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Arrampicare in sicurezza e i freni in arrampicata

Posted on August 25, 2019

Come comportarsi nelle sale indoor di arrampicata (e non solo): un “manuale sicurezza” per l’arrampicata sportiva, corredato da 7 video, nato da un lavoro e uno studio comune tra: Centro Studi Materiali e Tecniche del CAI, Commissione nazionale scuole di alpinismo scialpinismo e arrampicata libera, Collegio nazionale guide alpine italiane, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Alpenverein Sudtirol, FASI Federazione Arrampicata Sportiva Italiana. Da non perdere, per esperti e neofiti!

Questo lavoro sulla sicurezza in arrampicata sportiva è partito da un convegno tenuto in occasione degli Outdoordays di Arco il 23-24 Maggio 2009. In quell’occasione erano presenti Giuliano Bressan del Centro Studi Materiali e Tecniche del CAI, Nicola Tondini del Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane, Claudio Melchiorri della Scuola Centrale di Alpinismo del CAI, Oscar Piazza del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Durante il Convegno nell’area test situata ad Arco si svolse una mezzo giornata di prove pratiche sui Massi di Prabi, sotto al Colodri, dove si simularono i vari usi scorretti dei freni utilizzando una massa di ferro del peso di 60 kg, che ripetutamente si faceva cadere. Risultò evidente come molte delle modalità, che frequentemente si adottano nell’uso dei freni “semiautomatici” (Gri-gri, Cinch, Eddy) contravvenendo alle istruzioni delle case costruttrici, siano potenzialmente molto pericolose. Visto il proficuo lavoro fatto, si decise di riprendere questo lavoro nell’autunno, coinvolgendo anche la FASI e l’Alpenverein, in modo da ottenere un lavoro congiunto tra tutte l’entità che operano nel mondo dell’arrampicata. Così a dicembre 2009 ci si ritrovò a Verona, presso la palestra di arrampicata del King Rock, riprendendo i contenuti del convegno di maggio, che di seguito si riportano.


ALCUNE CONSIDERAZIONI GENERALI SULL’ARRAMPICATA SPORTIVA

– L’arrampicata sportiva aspira a diventare uno sport di massa: praticato ormai a tutte le età, è un’attività che conta di anno in anno sempre più numerosi praticanti
– L’arrampicata sportiva e alpinismo: ci sono regole precise anche sulla sicurezza

– E’ quindi uno sport sicuro? Nell’arrampicata sportiva gli incidenti dovrebbero essere ridotti al minimo possibile, mentre nella realtà capitano molti incidenti e al 90% per errore umano. Quali sono le principali cause?


CAUSE DEGLI INCIDENTI IN ARRAMPICATA SPORTIVA

Si riportano in ordine di importanza e di frequenza le principali cause di incidenti riscontrate negli anni. Da notare, che se fino ad oggi le statistiche venivano principalmente dal Soccorso alpino, ora con la nascita di molte palestre indoor, si hanno molti più dati, ricavabili da incidenti sia gravi, che di minore entità, che solo la fortuna non ha resi tali.
1) Uso scorretto dei freni da parte dell’assicuratore. Al momento questa è sicuramente la causa principale di incidenti gravi o potenzialmente tali. Spesso i freni per l’assicurazione non vengono utilizzati secondo le indicazioni date dalle case costruttrici.
RISCHIO: l’arrampicatore che cade può arrivare a terra con conseguenze molto gravi.
2) Lasco di corda eccessivo lasciato dall’assicuratore al proprio compagno, spesso per semplificare il “dare corda” e perché si crede così facendo di fare una sicura più dinamica
RISCHIO: in caso di caduta nei primi metri l’arrampicatore rischia di arrivare a terra.
3) Sicura troppo statica da parte dell’assicuratore, con conseguente impatto violento dell’arrampicatore sulla parete. Si ha questo effetto quando ci si vuole opporre con tutte le forze alla caduta del compagno.
RISCHIO: soprattutto sugli strapiombi l’arrampicatore rischia di “ritornare” violentemente contro la parete (rottura caviglie o altri traumi)
4) Assicuratore di peso molto inferiore rispetto a chi arrampica.
RISCHIO: soprattutto in presenza di pochi attriti (vedi palestre indoor, ma non solo) l’assicuratore può essere sbattuto violentemente contro la parete e/o inalzato fino ad incastrarsi sul primo rinvio
4) Calata in moulinette più lunga della corda a disposizione. Fortunatamente questo rischio ultimamente è stato molto ridotto, essendo le corde in commercio molto più lunghe di una volta.
6) Nodo eseguito in modo errato. Non è fortunatamente una causa frequente. Il rischio è riducibile con un controllo reciproco, sempre da attuare nella cordata.


ALCUNE CONSIDERAZIONI SUI FRENI

Errori possibili (anche se fortunatamente molto rari) nell’utilizzo dei freni “classici”:
Tuber (secchiello):
a) Non avere la mano sulla corda frenante (Nb: la corda frenante è la corda che entra nel freno. La corda in uscita dal freno è quella che va al compagno di arrampicata).
b) Tenere la corda in uscita e quella frenante parallele = non sufficiente attrito
Errori possibili con i freni semiautomatici:
Impedire alla leva di bloccaggio di entrare in azione (per dare meglio corda a chi arrampica) e contemporaneamente non avere la mano sulla corda frenante (Nb: la corda frenante è la corda che entra nel freno. La corda in uscita dal freno è quella che va al compagno di arrampicata). La maggior parte di chi utilizza in questo modo i freni semiautomatici, giustifica la scelta nella sua prontezza di riuscire a “mollare” il bloccaggio della leva, nel caso di caduta del compagno. Le statistiche e le prove effettuate ad Arco dimostrano però che basta un minimo di distrazione e il compagno è già arrivato a terra. Per fare un esempio, nella palestra indoor di Verona, in due anni si sono avuti 4 incidenti gravi e tutti e 4 causati proprio da questo errore nell’utilizzo di freni semiautomatici. Ma la casistica è pressoché uguale nelle altre palestre indoor e nelle falesie.


CONCLUSIONI

Una grande parte di incidenti in arrampicata sportiva si potrebbero tranquillamente evitare se i freni venissero utilizzati in modo corretto, secondo le indicazioni che le case costruttrici riportano nelle istruzioni. Il problema è che la maggior parte degli arrampicatori utilizza i freni, soprattutto quelli semiautomatici, in modo del tutto arbitrario, basandosi sugli usi comuni e senza valutare i rischi che tali impieghi comportano.
Nel confronto fra freni “classici” tipo tuber (secchiello) e quelli semiautomatici emerge, che:

1) per chi inizia ad arrampicare, un freno semiautomatico può dare maggiori garanzie, ma al contempo necessita di più istruzione per essere utilizzato e devono essere conosciute tutte le conseguenza di un utilizzo scorretto
2) i freni “classici” richiedono da subito una grande padronanza della tecnica di assicurazione, ma inducono a meno errori.
C’è sembrato quindi opportuno creare uno strumento per sensibilizzare i praticanti sull’importanza di imparare a far bene l’assicurazione al compagno. Quindi è stato realizzato un DVD contenente 7 video con l’obiettivo di:
– mostrare i comportamenti corretti da attuare nella pratica dell’arrampicata sportiva per evitare le principali cause di incidente;
– mostrare l’utilizzo corretto dei freni d’arrampicata, come indicato nelle istruzioni delle case produttrici.

video 1 Arrampicare in sicurezza.

Riprende in modo animato l’utilissimo pieghevole elaborato dal Deutscher Alpenverein, dall’Oesterreichischer Alpenverein, dall’Alpenverein Sudtirol e dal Club Alpino Svizzero video 2 Utilizzo del GRIGRI video 3 Utilizzo del Cinch video 4 Utilizzo dell’Eddy video 5 Utilizzo del Tuber (secchiello) video 6 Utilizzo dello Smart video 7 Utilizzo del Click-Up


SI RICORDA CHE PER IMPARARE A FARE UNA BUONA ASSICURAZIONE BISOGNA:

1) conoscere come vanno utilizzati correttamente i freni
2) provare a tenere dei voli. Se una persona non ha mai tenuto una caduta difficilmente quando gli capiterà riuscirà a comportarsi in modo corretto. Provando a tenere dei voli le persone diventano meno distratte!
3) imparare ad attutire lo strappo di chi cade (assicurazione dinamica). ATTENZIONE: non è corretto pensare di ottenere una assicurazione dinamica lasciando un lungo lasco di corda
4) saper valutare quando il peso di chi arrampica può essere un problema per chi assicura. Aumentare gli attriti!

NODI
I nodi consigliati per l’arrampicata sportiva sono:
– il nodo ad otto, chiamato anche nodo delle guide con frizione
– il nodo bulino ripassato

CONTROLLO
Il controllo reciproco tra compagni di cordata:
– sull’esecuzione corretta del nodo
– sul posizionamento corretto della corda nel freno
– sulla chiusura delle ghiere dei moschettoni
– sulla chiusura delle fibbie dell’imbragatura
è una prassi indispensabile, per evitare l’errore “fatale”


TERMINOLOGIA

Con corda frenante, si intende la corda entrante nel freno, opposta a quella in uscita. La corda in uscita dal freno è quella che va al compagno che arrampica.

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